Ne era proprietario il banchiere, che su di essa esponeva le monete. Nei secoli successivi i banchieri italiani (e toscani in particolare) finanziarono le imprese dei più importanti sovrani d’Europa: per questo il termine banchiere oggi è presente in varie forme nelle lingue di gran parte del continente. Ebbene sì: anche le parole possono essere prestate. Anche se, di solito, non se ne pretende la restituzione.

(a cura di Alessandro Masi, dal supplemento Sette del Corriere della Sera)

Da "La Lettera della Dante" del 21.12.201