Si tratta di una marea di meteoriti che scontrandosi a gran velocità con l’atmosfera terrestre danno luogo a scie luminose. E’ possibile ammirarle da fine luglio a fine agosto, con un’intensificazione del fenomeno nelle notti tra il 10 e il 15 del mese.

La tradizione cristiana ha ancorato il concetto di stelle cadenti al martirio di San Lorenzo. Le scie luminose sarebbero le lacrime versate dal martire durante le torture che discendono sulla terra in occasione dell’anniversario della sua morte creando un’atmosfera suggestiva e carica di speranza. Altri sostengono invece, che si potrebbe trattare delle scintille provenienti dalla graticola ardente su cui venne martiriato il Santo, poi volate in cielo.

Ma torniamo alla spiaggia. Insieme a me sotto il cielo buio e tranquillo nel mio piccolo paesino, nelle varie serate, si sono radunate decine e decine di persone che col naso all’insù hanno assistito per ore a questo spettacolo. In queste notti il cielo si è trasformato in un teatro, dove tradizione, astronomia e storia hanno intrecciato un’incantevole esibizione. Sicuramente è possibile gustarsi questo evento comodamente da casa sugli schermi dei nostri computer, smartphones e tablet, ma credetemi che niente di tutto questo è paragonabile alla visione delle stelle cadenti dal vivo, nel buio della notte, come se fossimo in un grande cinema all’aperto. Vale la pena, quindi, lasciar perdere per qualche ora la tecnologia e godersi questo dono della natura, per poi magari addormentarsi sulla sabbia, lasciandosi avvolgere da un cielo trapunto di stelle.

                                                                                                                         

Si dice che se si esprime un desiderio quando si vede una stella tracciare una scia nella volta celeste, questo si avvererà. Ecco perché, in queste notti speciali, da tempi antichi, bambini, giovani e meno giovani affidano alle scie luminose sogni, desideri e speranze, con la convinzione che esse tutto possono e tutto fanno avverare.

Forse si tratta solo di una credenza? Forse…ma come disse una volta Henry Miller “...essere completamente fiduciosi, creduloni fino all’idiozia, arrendersi senza riserve, è una delle gioie supreme della vita”, quindi mi lascio tentare e anch’io esprimo il mio desiderio.

E’ proprio questa capacità di desiderare su cui vorrei porre l’attenzione, ma non mi vengono in mente parole più appropriate di quelle di Bob Marley per rendere più chiaro il concetto e quindi le ripropongo: “Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella, se vedi cadere una stella e perché stai guardando il cielo e se guardi il cielo è perché credi ancora in qualcosa”.

Il meraviglioso spettacolo cantato da Virgilio nell'Eneide, da Dante Alighieri nel Paradiso canto XV, da Trilussa e Pascoli, fino ai più recenti Bob Marley e Ligabue mi ha sedotto anche quest’anno.

Il cielo, dimora di mondi a noi ignoti, mi ha fatto riflettere, tornare al passato, innamorarmi, intravedere i lineamenti di qualcuno che non c’è più. E’ stato bello lasciarsi avvolgere dalla magia di un cielo stellato e ritornare ancora bambina, quando in queste notti mi piaceva sdraiarmi sulla spiaggia per contemplare la volta celeste, simbolico scrigno, custode dei nostri sogni.

Maristella Ricciardo, Norimberga 14.08.2016